Di: Nick Black / Andy Rice sui bloccaggi interni delle drizze
Nell’ultimo post del blog abbiamo parlato dei pro e dei contro dei sistemi di bloccaggio esterni rispetto a quelli interni. Qui analizzeremo più da vicino i sistemi di bloccaggio interno della drizza disponibili, che tendono a essere pensati per programmi orientati alla performance, disposti a spendere di più per un’aerodinamica superiore.
Esistono due principali tipi di bloccaggi interni della drizza:
1. Bullet interno
2. Tripless
In linea generale, se mi viene chiesto di definire le specifiche per una barca da regata pura, consiglierei quasi sempre di scegliere il bullet interno. D’altra parte, penso che per barche da crociera veloce che fanno anche un po’ di regate, sia molto più semplice avere il sistema di bloccaggio tripless.
Bullet interno
Il bullet, in sostanza, sale attraverso la puleggia e poi si blocca su un flipper. Il bullet spinge il flipper fuori posizione e, una volta superato, il flipper torna a molla in posizione e il bullet va semplicemente in battuta contro di esso. Per sbloccare, c’è una cima di sgancio separata (tripline) che apre il flipper e permette al bullet di liberarsi. Sembra abbastanza semplice, anche se in passato ci sono stati problemi di affidabilità con i flipper e le molle potevano avere piccoli malfunzionamenti, che potevano poi portare il bullet a incastrarsi nell’albero. A volte il bullet poteva anche mettersi di traverso e impigliarsi nel box della puleggia.
Tuttavia, nell’ultimo decennio circa c’è stato un enorme miglioramento nel design del bullet, il che significa che questi problemi sono quasi del tutto scomparsi. Ogni tanto si possono avere problemi se qualcuno, per errore, sovravvira qualcosa e rompe la drizza; in quel caso la vela rimarrà bloccata lassù e qualcuno dovrà salire in testa d’albero per farla scendere. Per questo motivo tendo ancora a raccomandare il bullet interno solo per progetti di fascia alta con velisti professionisti coinvolti.
Tripless
Con il tripless, issi il meccanismo di bloccaggio dentro al lock, raggiungi un segno sulla drizza e si blocca automaticamente in posizione. Per rilasciare, issi la drizza di qualche centimetro oltre la posizione di bloccaggio finché il meccanismo si sgancia, a quel punto puoi ammainare la vela.
Facnor e Karver offrono entrambi bloccaggi interni della drizza tripless, anche se variano leggermente nel modo in cui funzionano. Facnor utilizza un bullet di issata, anche se gran parte del corpo resta esterno all’albero, così puoi vedere cosa sta succedendo. Il sistema Karver lavora con un sistema a O-ring e tre piccoli grilli che, in pratica, scattano dentro e fuori posizione.

Bloccaggio interno tripless Karver KMH (Immagine per gentile concessione di Karver)
Quando usare i bloccaggi di drizza
Molti programmi di barche da regata preferiscono lo scenario flipper e bullet perché è molto “positivo” e per loro è una soluzione molto rapida; inoltre, il successo dell’aggancio è probabilmente vicino al 100%. Il sistema bullet ti permette di lanciarti nell’issata a piena velocità, usando la prima marcia del winch direttamente sul lock perché hai un segno e non devi preoccuparti.
Con i bloccaggi di drizza tripless devi essere un po’ più preciso in quello che fai. Non puoi semplicemente fare tutto a tutta velocità: potresti dover passare alla seconda o alla terza marcia ed essere un po’ più attento a non sovravvirare la drizza. Tuttavia, per una barca da crociera veloce in cui tempo e velocità non sono vitali, si consiglia la semplicità della versione tripless perché richiede meno manovre da parte dell’equipaggio.
Quanto costa un bloccaggio di drizza?
Se volessi fare un retrofit su un 60-80 piedi con un sistema bullet interno, probabilmente spenderesti oltre 5000 Euro solo per i meccanismi, più altri 2000 Euro circa per il processo di installazione. I bloccaggi esterni della drizza sono molto più economici, ma se vuoi i vantaggi aerodinamici e di performance, allora l’interno è la strada da seguire.
Se hai domande sui bloccaggi interni della drizza, non esitare a scriverci a [email protected], oppure clicca sul link qui sotto per vedere la nostra gamma completa:
Chi è l’autore
Co-proprietario della società indipendente di rigging Rigging Projects, Nick Black è uno dei rigger più richiesti del settore. In un modo o nell’altro, il lavoro di Nick è arrivato nella maggior parte dei livelli più alti di questo sport: America’s Cup, Volvo Ocean Race, Vendée Globe, i circuiti grand prix come i TP52, e nel mondo dei superyacht.
Andy Rice è un detentore di titoli europei e nazionali con base nel Regno Unito per vari tipi di barche da regata. Ha iniziato la sua carriera nel giornalismo nautico nel 1992, scrivendo per Seahorse Magazine. Oggi Rice lavora come giornalista e copywriter per molti clienti e riviste diverse. Tra un impegno e l’altro con Sailing Intelligence, riesce ancora a scrivere rubriche regolari per Seahorse, ShowBoats International, Yachts & Yachting e Boat International.
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