Un bompresso è ormai una caratteristica quasi inevitabile su uno yacht da regata o un cruiser performante, e sono disponibili anche diverse opzioni di retrofit pronte all’uso. La diffusione è dovuta in parte alla popolarità delle vele asimmetriche da poppa, che offrono facilità di manovra, soprattutto quando si naviga con equipaggio ridotto. Ma anche su una barca prevalentemente da spi simmetrico, un bompresso è necessario per issare un Code Zero o altri asimmetrici specialistici da lasco. In questo blog vediamo come configurare al meglio un bompresso in base al tuo parco vele.
Non hai ancora un bompresso?
Se stai cercando un bompresso per la tua barca, vale la pena verificare se il cantiere propone opzioni dedicate. In alternativa, diamo una rapida occhiata alle opzioni di retrofit standardizzate disponibili sul mercato. Si dividono in linea generale in 2 categorie: A-frame e tubi singoli.
A-frame in carbonio Trogear
I bompressi A-frame di Trogear sono leggeri e rigidi, quindi adatti tanto alla regata quanto alla crociera. Esistono diverse opzioni di montaggio, inclusa la compatibilità con la maggior parte dei supporti ancora. Il grande vantaggio di questi bompressi è che non ingombrano la coperta di prua. È sempre necessario uno strallo di contro.
Bompressi Trogear
Tubo singolo in carbonio o alluminio
I bompressi a tubo singolo, come quelli di Selden e Facnor, sono in genere molto più accessibili e possono essere autoportanti senza strallo di contro. Questo si ottiene fissando in coperta circa il 50% della lunghezza totale del palo, con la parte restante che sporge verso prua. Di conseguenza, occupano una quantità significativa di prezioso spazio in coperta di prua. Per le vele da lasco ad alto carico è necessario uno strallo di contro.
Bompressi Facnor e Selden
Infine, se non hai ancora trovato ciò che ti serve, un approccio custom o semi-custom potrebbe essere l’unica strada. Cerca un cantiere locale che lavori acciaio inox o compositi e che sia in grado di farti un’offerta.
Asimmetrici senza frullino
Passiamo alla configurazione. Per un asimmetrico da poppa senza frullino, la mura è collegata direttamente alla bugna di mura della vela. È la configurazione più semplice e richiede solo una singola bozzello, anello o puleggia a frizione all’estremità del bompresso. Se vuoi la possibilità di fare peel da un asimmetrico a un altro, ti servirà una seconda mura in parallelo alla prima, oppure puoi usare una cinghia da peeling per fissare temporaneamente la mura della nuova vela prima di trasferire la mura.
A seconda del tipo di bompresso, uno strallo di contro potrebbe non essere necessario per le vele da poppa. Per esempio, i prodders corti in acciaio inox, i bompressi integrati con il supporto ancora o i tubi singoli rigidi come su una J Boat in genere non hanno uno strallo di contro.
Vele con frullino
Anche gli asimmetrici da poppa con frullino e i Code Zero si issano dal bompresso, ma hanno requisiti leggermente diversi. Una buona regola per un avvolgimento efficace è avere un punto di attacco che non permetta all’intero frullino di ruotare. Un frullino agganciato a una singola mura tende a ruotare involontariamente e ad avvolgere con sé la cima di avvolgimento. Ci sono un paio di modi per evitarlo. Uno è fissare il frullino a un golfare fisso in metallo sul bompresso. Questa soluzione semplice elimina la necessità di una ulteriore mura che corre fino al pozzetto. Tuttavia significa che devi poter raggiungere il punto di attacco! Facnor offre un punto di attacco fisso per il frullino che scorre avanti/indietro lungo i propri bompressi:
In alternativa, usa una mura 2:1 dove il capo morto della mura è separato dal tratto in lavoro. Questa separazione impedisce al frullino di torcersi una volta sotto carico. Il vantaggio aggiuntivo di una mura 2:1 è un migliore controllo della tensione di inferitura.
Una vela da lasco come un Code Zero genera carichi più elevati rispetto a una vela da poppa e in genere necessita di uno strallo di contro.
Un po’ di tutto
Se navighi in crociera, è probabile che tu non abbia bisogno di fare peel da un asimmetrico a un altro. In questo caso, un golfare fisso per un Code Zero o una singola mura per una vela senza frullino è probabilmente la scelta giusta.
Ma se regati, è probabile che tu abbia diversi asimmetrici senza frullino, magari un paio di vele con frullino, e che tu abbia bisogno della possibilità di fare peel da qualunque vela a qualunque altra. In termini di configurazione del bompresso questo è assolutamente fattibile e, di fatto, è probabile che la gestione delle drizze diventi il fattore limitante nel realizzare le tue ambizioni di fare peel all’infinito verso il tramonto.
Per ottenere questa configurazione versatile, ci servono due anelli a frizione in testa al bompresso per due mure. Circa 10 cm a poppa di questo serve un ulteriore padeye morbido o un loop che verrà usato per creare il 2:1. Entrambe le mure dovrebbero avere grilli a scatto a sgancio rapido. Ora hai una configurazione in cui ciascuna mura può andare direttamente alla bugna di mura della vela, oppure essere agganciata al padeye morbido per un 2:1. Così puoi fare peel in qualsiasi combinazione tu voglia. Naturalmente questo richiede anche di poter raggiungere il loop morbido per il 2:1.
Riepilogo bompressi
Aggiungere un bompresso alla tua barca ti permette di ampliare il parco vele e passare più tempo a fare laschi veloci. Ma vale la pena pianificare la configurazione per adattarla a tutte le vele che intendi utilizzare:
- Una singola mura con un grillo è sufficiente per un asimmetrico senza frullino
- Fare peel tra asimmetrici richiede una cinghia da peeling OPPURE una seconda mura
- I frullini dovrebbero essere agganciati a un golfare fisso o a una mura 2:1 per evitare torsioni
- Aggiungere un punto di attacco secondario consente di convertire una singola mura in 2:1
- Due mure, entrambe con opzione 2:1, offrono la massima versatilità
Se hai domande, non esitare a scriverci a [email protected], oppure clicca sul link qui sotto per vedere la nostra gamma completa:
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Guida alla configurazione del bompresso