Indipendentemente dalla scelta del materiale (cavo in acciaio, tondino o composito), esistono due principali tipologie di configurazione del sartiame laterale, definite sartiame discontinuo o continuo. In questo articolo illustriamo le differenze tra i due, i relativi pro e contro e, infine, l’impatto dei diversi materiali del sartiame fisso.
Che cos’è il sartiame discontinuo e quello continuo?
Per sartiame fisso discontinuo si intende quello in cui è presente una giunzione/terminazione fisica delle singole sartie a ogni estremità delle crocette. Ad esempio, alla 1ª crocetta V1, V2 e D2 sono tutti cavi separati alloggiati nella sede della testa di crocetta (N.B. fare riferimento a questo precedente articolo del blog per una descrizione della terminologia del sartiame fisso).

Il sartiame continuo è quello in cui le sartie partono dal ponte e risalgono fino all’albero passando attraverso le crocette, anziché terminare su di esse. Su alberi con sartie in cavo d’acciaio il sartiame continuo è piuttosto comune. Su barche piccole con un armo a una crocetta è del tutto logico che la sartia maestra (cap shroud) vada dalla landa sul ponte fino in testa d’albero. Su un armo a due crocette è anche pratica comune che la D2 scenda fino al ponte, il che significa che la V1 risulta composta da due cavi.

Tuttavia, con alberi più grandi a 3 ordini di crocette, normalmente si vede una transizione verso un’impostazione discontinua, o una sorta di ibrido. La sartia maestra in cavo può ancora essere a tutta lunghezza, ma invece di avere le sartie D2 e D3 che scendono fino al ponte, esse terminano alla testa di crocetta.

Con l’aumentare delle dimensioni degli alberi, ci sono diversi motivi per cui il sartiame discontinuo diventa più pratico.
- Maggiore è il numero di crocette, maggiori sono le differenze di carico tra i vari elementi del sartiame. Su un armo a 5 crocette, per esempio, la V5/D6 sostiene solo il carico del topmast, mentre la V1 porta il carico di tutto l’armo. Inoltre, i carichi verticali sono generalmente superiori a quelli diagonali. Pertanto, il sartiame discontinuo consente di ottimizzare carico di rottura e rigidezza di ciascuna strallo verticale/diagonale, riducendo così il peso.
- I carichi sulle teste di crocetta sono significativi ed è molto importante che le crocette restino perpendicolari all’albero. Perciò, serrare in modo sicuro una sartia continua alla testa di crocetta è essenziale per prevenire movimenti verticali della crocetta. Con l’aumentare dei carichi, diventa più difficile bloccare saldamente un cavo sulla testa di crocetta e una giunzione fisica diventa più facile da gestire.
- Infine, la gestione pratica a terra di spezzoni più corti di sartiame discontinuo è molto più semplice rispetto a lunghi cavi continui.
Lo svantaggio principale del sartiame discontinuo è l’aumento di peso e costo associato alle molteplici terminazioni/giunzioni dei cavi a ogni testa di crocetta.
Materiali vs configurazione
Cavo - Vediamo una distinzione tra armi piccoli (continui) e armi grandi (discontinui) per i motivi indicati sopra.
Tondino Nitronic 50 offre importanti benefici prestazionali rispetto al cavo e ha dominato le regate dagli anni ’70 ai ’90. Diversi fattori hanno reso il sartiame discontinuo la configurazione più logica:
- La sua rigidità rendeva il tondino Nitronic molto difficile da avvolgere e i limiti pratici di movimentazione lo hanno allontanato dalle configurazioni continue.
- Le terminazioni del tondino, relativamente piccole, compatte e leggere, hanno limitato la penalizzazione di peso e hanno permesso di ottimizzare le sezioni dei cavi nell’intero pacchetto di sartiame fisso.
PBO (Polybenzoxazole - per chi fosse interessato!) è stato il primo materiale composito superleggero per il sartiame, che durante gli anni ’90 ha iniziato a sostituire il tondino nel mondo delle regate grand prix. Il PBO è una fibra molto scivolosa e difficile da terminare. I cavi vengono realizzati con un processo di avvolgimento in cui un singolo fascio di fibre (tow) viene avvolto continuamente attorno a due terminali, creando un anello di fibre fino a raggiungere la resistenza/rigidezza richiesta (più giri di fibra, più il cavo è resistente). Poiché ogni cavo è realizzato su misura, questo ha permesso ai progettisti degli alberi di ottimizzare completamente le specifiche dei cavi in base ai singoli requisiti di carico.

Cavo in PBO Future Fibres
Il PBO può essere avvolto e il sartiame continuo è praticamente possibile. Tuttavia, le terminazioni sono estremamente leggere e la possibilità di personalizzare le specifiche dei cavi lungo l’armo ha superato lo svantaggio di peso/vento (windage) delle giunzioni in testa di crocetta. Di conseguenza, il discontinuo è diventato lo standard, in tutti i casi tranne che per armi a 1 e 2 crocette.
Carbonio
Esistono due tipologie generali di sartiame in carbonio: tondini pieni in carbonio o fasci di piccoli tondini in carbonio.
I tondini pieni in carbonio sono una versione leggera dei tondini Nitronic e si prestano a una configurazione discontinua, per la maggior parte degli armatori. Alcuni produttori offrono anche il carbonio pieno continuo, ma in genere è riservato ai team grand-prix, ai cruiser ad alte prestazioni (+70ft) e ai superyacht. A bordo, il carbonio pieno continuo offre la migliore soluzione prestazionale in assoluto, ma i limiti pratici nella gestione a terra di lunghe lunghezze di carbonio pieno possono creare qualche grattacapo logistico.

Tondino pieno in carbonio Carbo-Link
Tuttavia, Future Fibres ECsix / ECthree è composto da centinaia di tondini in carbonio da 1 mm raggruppati insieme, che gli conferiscono sufficiente flessibilità per essere avvolto. L’elemento rivoluzionario di questo prodotto è che il numero di tondini nel cavo può essere ridotto lungo la sua lunghezza, il che significa che puoi ottimizzare la capacità portante del cavo, ad esempio una sezione V1 più grande che viene gradualmente ridotta man mano che si sale lungo l’armo.

Fascio di tondini in carbonio ECthree Future Fibres
Riempendo il fascio con resina in corrispondenza delle giunzioni sulle crocette, si ottiene una giunzione solida, a basso profilo e molto stabile alle teste di crocetta. Questa giunzione consente anche di integrare le diagonali più piccole con il verticale principale. La combinazione di avvolgibilità e facilità di variare la specifica del cavo lungo la sua lunghezza fa sì che praticamente tutti gli armi ECsix, dal singolo ordine di crocette fino ai superyacht a 6 crocette, siano continui.

Sartiame in carbonio ECsix su superyacht da 66 m
Conclusione
Il sartiame fisso continuo offre la soluzione prestazionale definitiva, tuttavia la sua applicazione dipende dalle proprietà del materiale e dal numero di crocette/dalla dimensione dell’armo. La maneggevolezza pratica gioca un ruolo importante nel processo decisionale e ci sono compromessi tra l’aumento di peso e windage delle giunzioni in testa di crocetta e l’ottimizzazione delle sezioni per ciascun cavo del sartiame.
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Sartiame fisso continuo vs discontinuo