Canaletta (Luff Foil) vs Garrocci - Qual è la scelta migliore per te?

Per gli yacht da regata e i cruiser/racer con strallo di prua fisso (non avvolgibile) esistono sostanzialmente due metodi per fissare il gratile dell’assa allo strallo in cavo o tondino: tramite canaletta (luff foil) oppure con garrocci. In una nostra recente indagine sulla flotta UK doublehanded abbiamo rilevato che il 56% dei rispondenti utilizza la canaletta, contro il 38% che usa i garrocci. In questo blog esploriamo alcuni aspetti da considerare per fare questa scelta. 

Le opzioni 

Prima di iniziare, un rapido riepilogo delle opzioni con garrocci e con canaletta. I tradizionali garrocci a pistone in ottone esistono da sempre e chiunque li abbia usati conosce bene la lotta per staccare un garroccio grippato dallo strallo con le dita fredde. I moderni garrocci tessili rappresentano un notevole passo avanti. Ne esistono diverse varianti, ma in sostanza si tratta di un anello in Dyneema o di una fettuccia con un sistema di chiusura: toggle, fibbia, nodo a diamante ecc. 

Crediti immagine: Calanach Finlayson 

Nella categoria delle canalette (luff foil) ci sono 2 marchi che dominano: TuffLuff e Harken Carbo Racing Foil. Questi prodotti svolgono esattamente la stessa funzione, creando una canalina lungo tutta la lunghezza dello strallo per l’inferitura con nastro (luff tape) e gratile (bolt rope).

Crediti immagine: Schaefer Marine 

Manovrabilità 

Il fattore principale tra garrocci e canaletta è senza dubbio la gestione durante le manovre. Quindi scomponiamolo. 

Issata & Ammainata 

Con i garrocci, la vela rimane sempre saldamente collegata allo strallo anche quando è ammainata. Un fiocco garrocciato non richiede alcun tipo di invito (feeder) e può essere issato in modo affidabile dall’albero o dal pozzetto ogni volta, senza doversi spostare a prua. Anche se un fiocco con garrocci può comunque cadere fuori dalle draglie in ammainata, non rischia di finire trascinato sotto la barca. In sintesi, un fiocco con garrocci sale e scende con molta meno gestione e rischio rispetto a un fiocco su canaletta. Questo è un grande vantaggio per la navigazione in equipaggio ridotto. 

Peel 

Il peel è la procedura di cambio fiocco in regata, ed è qui che le caratteristiche sopra citate dei garrocci diventano rapidamente un limite. Il peel con una canaletta a doppia canalina prevede l’issata del nuovo fiocco nella canalina secondaria, il trasferimento del carico su una nuova scotta e l’ammainata del vecchio fiocco. Anche se in genere c’è un attrito considerevole dovuto all’issare/ammainare i fiocchi uno contro l’altro, questo è senza dubbio il modo più efficiente per cambiare vela di prua senza rallentare. Un peel ben eseguito con canaletta può comportare praticamente zero perdita di velocità della barca.  

Crediti immagine: Schaefer Marine

Il peel con i garrocci è un’altra storia e si svolge più o meno così: 

1. Garrocciare il nuovo fiocco alla base dello strallo, sopravento rispetto al fiocco in uso. Questo può richiedere di sganciare uno o due garrocci inferiori del fiocco in lavoro. 
2. Collegare una nuova scotta 
   
3. Ammainare il vecchio fiocco e sganciarlo il più rapidamente possibile 
4. Trascinare il vecchio fiocco fuori dai piedi, sopravento 
5. Spostare l’amantiglio (drizza) sulla nuova vela e issare 
   
   Per quanto tu possa rendere fluida questa manovra, ci sarà sempre un periodo in cui navighi “a prua nuda”, senza fiocco. 

Crediti immagine: Calanach Finlayson

Aerodinamica 

Abbiamo visto gli aspetti pratici di garrocci vs canalette, ma che dire delle prestazioni aerodinamiche? Intuitivamente potremmo pensare che una canaletta abbia evidenti vantaggi aero, creando un ingresso più pulito sul bordo d’attacco del fiocco. Si può anche considerare che la superficie della canaletta sia, di fatto, una porzione aggiuntiva di area velica. Ma quanto è significativo tutto questo? Abbiamo chiesto a un paio di velai se avessero un’analisi numerica approfondita e in entrambi i casi la risposta è stata no. Alistair Chaplin di OneSails GBR South ci ha dato la seguente citazione: 

“Non abbiamo intrapreso uno studio dell’aerodinamica di questo aspetto, perché diversi decenni di esperienza in acqua non ci hanno mai suggerito che esista una differenza misurabile nelle prestazioni aerodinamiche tra i due sistemi che abbia rilevanza nel mondo reale. Si potrebbe ipotizzare che la canaletta, offrendo un bordo d’attacco leggermente più spesso, pulito e stabile, abbia un lievissimo vantaggio prestazionale rispetto a una vela con garrocci, con un flusso più regolare e una ‘drag bucket’ leggermente più ampia (l’intervallo di angoli d’attacco che genera il rapporto L/D ottimale), ma credo che qualsiasi possibile beneficio sarebbe di frazioni minuscole di un punto percentuale. Il fatto che non mi venga in mente alcuna regola di stazza, dai tempi dello IOR in poi, a cui interessi se hai o meno una canaletta implica che questo non è significativo per le prestazioni a vela. In effetti, lo IOR misurava solo la corda della sezione della canaletta e la aggiungeva all’LP della vela di prua per stroncare l’inizio di una tendenza verso canalette molto larghe come modo per ottenere ‘area gratis’. Penso che le preferenze di manovra dell’imbarcazione siano un fattore molto più determinante nel decidere se garrocci o canaletta siano la scelta giusta su una particolare barca.” 

Affidabilità/longevità 

Un’ultima nota rapida sulla durata. Le canalette lasciate permanentemente sullo strallo, col tempo, diventano fragili, soprattutto nelle zone in cui sono esposte a un’elevata quantità di UV. Il risultato è che è capitato che le canalette si spaccassero e cedessero durante una regata. Senza la possibilità di issare una vela di prua, spesso la regata finisce lì. 

I garrocci tessili si consumano nel tempo, ma l’usura è molto visibile e i singoli garrocci possono essere sostituiti. Nella maggior parte dei casi, comunque, i garrocci durano quanto la vita del fiocco. 

In sintesi 

• I garrocci offrono sicurezza e facilità per la navigazione in equipaggio ridotto 
• Le canalette permettono peel più rapidi tra un fiocco e l’altro 
• L’eventuale beneficio aerodinamico di una canaletta è ampiamente superato dalle considerazioni di manovra 
• Le canalette degradano con l’esposizione ai raggi UV, il che può portare a cedimenti se non si tiene la cosa sotto controllo 

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