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Grilli a D: l’eroe silenzioso del sartiame moderno

24 ottobre 2025 di
Grilli a D: l’eroe silenzioso del sartiame moderno
Upffront.com

Pochi accessori su uno yacht a vela sono tanto universalmente utilizzati — e al tempo stesso così discretamente affidabili — quanto il grillo a D. Dal collegamento di bozzelli e drizze fino al fissaggio delle ancore e dei componenti del sartiame fisso, i grilli a D si trovano ovunque a bordo. La loro geometria semplice ed efficiente è cambiata poco nel corso dei secoli di evoluzione marittima, ma i design odierni integrano materiali raffinati, lavorazioni di precisione e sistemi di bloccaggio migliorati che li rendono più resistenti, più leggeri e più sicuri che mai.


Origini e scopo dei grilli a D


Il grillo a D prende il nome dalla sua forma: un corpo compatto semicircolare con un perno rettilineo che disegna la lettera “D”. Questa geometria offre un eccellente allineamento del carico quando le forze agiscono in linea con il perno, rendendolo ideale per la maggior parte dei collegamenti statici o con leggera articolazione a bordo.


Storicamente, i grilli derivano da semplici maglie e anelli in ferro usati sulle navi a vela tra il XVIII e il XIX secolo. Con la sostituzione della canapa e del legno con cavi d’acciaio e accessori metallici, i rigger avevano bisogno di collegamenti sganciabili affidabili — e nacque il grillo a D. La sua forma compatta gli permette di entrare in spazi ristretti e di gestire carichi elevati senza torcersi, il che spiega la sua popolarità duratura sugli yacht moderni, sia tradizionali sia in composito high-tech.


Materiali e costruzione dei grilli a D per uso marino


I grilli a D di qualità marina sono tipicamente realizzati in acciaio inox oppure, nelle applicazioni da regata ad alto carico, in titanio o acciaio legato forgiato.


  • Acciaio inox 316 è la scelta più comune per gli yacht da crociera: resistente alla corrosione, robusto ed esteticamente curato.
  • Le varianti in inox ad alta resistenza o forgiato offrono Limiti di Carico di Lavoro (WLL) più elevati a parità di dimensioni e peso.
  • I grilli a D in titanio offrono il massimo rapporto resistenza/peso e sono preferiti su multiscafi performanti e superyacht, dove il risparmio di peso giustifica il costo.

Le tolleranze produttive moderne garantiscono che filettature del perno, spallamenti e arco siano perfettamente allineati, riducendo il rischio di fatica o carichi concentrati — critico quando i grilli a D vengono ciclicamente sollecitati nel sartiame corrente.


Comprendere i diversi tipi di grilli a D


I grilli a D esistono in diversi stili di corpo, ciascuno ottimizzato per un impiego leggermente diverso.


Grilli a D standard – Il modello più comune, con profilo “D” a fianchi dritti. Ideale per carichi in asse come terminali di drizza, bozzelli e lande.

wide d shackle

Grilli a D larghi – Presentano una maggiore larghezza interna, consentendo il collegamento di due accessori affiancati (per esempio un bozzello e un redance per cima). Il compromesso è una minore resistenza ultima dovuta all’arco più ampio.

short d shackle

Grilli a D corti – Più compatti dei tipi standard, usati dove lo spazio è limitato o si desidera un movimento minimo. Spesso presenti su accessori di coperta o su attacchi vicini alla base d’albero.

long d shackle

Grilli a D lunghi – Offrono maggiore articolazione o luce tra i componenti. Utili per collegare attrezzature che devono ruotare liberamente, come carrelli del trasto o attacchi del boma.

twisted d shackles

Grilli a D ritorti – Integrano una torsione di 90 gradi tra il perno e il corpo. Questo consente il collegamento tra due accessori disposti ad angolo retto — per esempio un golfare di coperta orientato orizzontalmente con un bozzello caricato verticalmente.

Comprendere queste sottili differenze geometriche aiuta a evitare il carico laterale, che è una delle principali cause di cedimento prematuro negli attacchi del sartiame.


Tipi di perno e chiusura per i grilli a D


Il sistema del perno determina quanto un grillo a D sia sicuro e comodo da usare. Sebbene i perni filettati tradizionali restino lo standard, esistono diverse opzioni di chiusura progettate:

- Grilli a D con perno a vite – La configurazione classica. Affidabile e semplice, ma il perno può svitarsi con le vibrazioni se non viene assicurato con legatura in filo o frenafiletti.

- Grilli a D con perno imperdibile – Il perno rimane collegato al corpo del grillo quando viene aperto, evitando perdite accidentali. Particolarmente utile in testa d’albero o in spazi ristretti.

- Grilli a D autobloccanti – Integrano una molla interna o un meccanismo di bloccaggio secondario, eliminando la necessità della legatura di sicurezza. Ideali per collegamenti nel sartiame corrente dove è richiesta una rimozione frequente.

- Grilli a D con testa a brugola – Progettati per una finitura a filo, si serrano con una chiave a brugola. Comuni sugli yacht da regata moderni, dove layout di coperta anti-impiglio e resistenza alla manomissione sono priorità.

- Grilli a D a bullone o con bullone di sicurezza – Dotati di foro trasversale e coppiglia, offrono la massima sicurezza per il sartiame fisso o per collegamenti statici ad alto carico come gli attacchi dello strallo di prua.


La scelta del tipo di perno corretto è spesso un equilibrio tra praticità e sicurezza: i crocieristi possono privilegiare la facilità d’uso, mentre i regatanti offshore preferiscono design anti-manomissione che rimangono bloccati sotto carichi dinamici.


wichard d shackles

Grillo a D Wichard con perno a chiavetta


Scegliere il grillo a D giusto per la tua applicazione


Quando si specifica un grillo a D, i parametri chiave includono il Safe Working Load (SWL) o Working Load Limit (WLL), il diametro del perno e le dimensioni interne. Assicurati sempre che la direzione del carico sia allineata con l’asse del perno e che il corpo del grillo non venga deformato da accessori sovradimensionati. Nelle applicazioni dinamiche, in genere si raccomanda un fattore di sicurezza di almeno 5:1, e maggiore dove sono previsti carichi d’urto.


L’ispezione di routine è essenziale: cerca grippaggio della filettatura, deformazioni o vaiolature da corrosione. Un grillo a D grippato o piegato va sempre sostituito, non riutilizzato.


L’evoluzione moderna dei grilli a D


Anche se sartiame sintetico e attacchi tessili come i loop in Dyneema® stanno diventando più comuni, i grilli a D restano indispensabili. In molti casi forniscono il punto di connessione fisso e affidabile di cui i loop tessili hanno comunque bisogno — soprattutto dove sono necessari allineamento preciso o contatto metallo-metallo. L’ingegneria moderna li ha affinati più che sostituiti: materiali più leggeri, rivestimenti migliorati e sistemi con perno imperdibile continuano a far evolvere questo componente apparentemente semplice.


Conclusione: perché i grilli a D contano ancora


Che tu stia assicurando la catena dell’ancora, collegando un bozzello di drizza o montando un accessorio di coperta, il grillo a D rimane uno dei componenti più affidabili della vela. Il suo design senza tempo bilancia semplicità e resistenza, adattabilità e precisione.


Per una selezione completa di grilli a D standard, larghi, corti, lunghi e ritorti — inclusi modelli autobloccanti, con perno imperdibile e con testa a brugola — esplora qui tutta la nostra gamma:

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